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    S.O.S. FANTASMI

    19-12-2021 17:44

    Paola Di Lizia

    FILM, EMPORIO,

    S.O.S. FANTASMI

    Se esiste un personaggio che evoca immediatamente il Natale – non quello gioioso della tradizione secondo la quale, improvvis

    IL CANTO STONATO DI NATALE

    Se esiste un personaggio che evoca immediatamente il Natale – non quello gioioso della tradizione secondo la quale, improvvisamente diventiamo tutti più buoni – questo è senza ombra di dubbio Ebenezer Scrooge uscito dalla penna di Charles Dickens che lo crea nel 1843 e che da allora diventa la personificazione del vecchio scontroso e avido (non a caso Walt Disney si ispirerà proprio a lui per creare Zio Paperone) e che avrà fortuna imperitura grazie al cinema e alla televisione. Sono decine, infatti, le versioni dell’intrattabile Ebenezer. È del 1901 il primo adattamento cinematografico ed un adattamento che si discosta parzialmente dal classico racconto è quello del 1988 di Richard Donner.

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    New York, pochi giorni prima di Natale. Frances Xavier Cross (Bill Murray) direttore senza scrupoli di un network televisivo è impegnato a preparare un musical ispirato al Canto di Natale di Dickens. Cross non è certo il capo ideale, tratta malissimo i suoi sottoposti avendo l’ardire di licenziarne uno proprio sotto le feste, ha un cattivo rapporto con il fratello, l’unico che non lo detesta e tormenta la segretaria Grace (Alfre Woodard) madre di cinque figli di cui uno affetto da mutismo. Il suo unico dio è il profitto e sembra solo temere il suo capo, l’altrettanto cinico Preston Rhinelander (Robert Mitchum).

     

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    Una notte gli appare il fantasma del suo predecessore alla guida degli studi che lo ammonisce: se non cambi vita finirai come me, triste e solo. Inoltre, lo avverte che nelle notti successive, a Mezzanotte in punto, verrà visitato da altri tre fantasmi. Il primo fantasma, un tassista alcolizzato, lo porta nel passato dove Frank rivive i suoi natali da bambino e il rapporto con il suo primo amore Claire (Karen Allen) lasciata per inseguire la carriera televisiva. Il secondo, una fatina manesca, lo porta nel presente. Frank, per la prima volta vede la realtà attraverso gli occhi di Grace che anche pur dovendo tirare la cinghia riesce comunque ad essere felice, di Claire che è diventata volontaria in un rifugio di senzatetto e del fratello James che vorrebbe trascorrere le feste con lui. Infine, c’è il fantasma del futuro, la morte stessa, che mostra al nostro protagonista le conseguenze delle sue azioni che lo porteranno ad essere abbandonato da tutti.

    Dopo tutte queste lezioni Frank non può fare a meno di ravvedersi e si trasforma da super cattivo ad accolito di Madre Teresa sulla scia della migliore tradizione natalizia ed è questa sua improvvisa redenzione che, anche nel caso del racconto di Dickens, mi ha sempre fatto storcere il naso.
    Preferisco di gran lunga il “vecchiaccio” che quando gli viene augurato Buon Natale risponde: “Scumbag” che nella sua traduzione più soft significa canaglia, feccia, bastardo, farabutto e vi risparmio la versione volgare perché siamo sempre sotto Natale e le parolacce non si dicono!!


    Titolo originale: Scrooged
    Anno: 1988
    Regia: Richard Donner
    Interpreti: Bill Murray, Karen Allen, Robert Mitchum, Alfre Woodard